Silver Bowl d’argento per i Lions Bergamo: il segnale della rinascita

Questa stagione, i Lions Bergamo sono partiti da “underdogs”, termine inglese che significa “sfavoriti”.

Si arrivava, oltretutto, da un periodo che gli orobici hanno sentito particolarmente: quello della pandemia.

Foto di Stefano Scaccia

Nonostante questo, però, i nero-oro hanno indossato casco e paraspalle e sono scesi in campo: il risultato? Su nove partite disputate ne hanno perse soltanto due.

Si è partiti con una regular season spettacolare dove la squadra guidata da Coach Doug Cosbie ha strabiliato gli spettatori trasmettendo loro una voglia di vincere incredibile: cinque vittorie e una sola sconfitta, vittoria ai quarti di finale in casa e vittoria in una semifinale a Torino che quasi tutti davano per scontata a loro favore.

Questa stagione, a mio avviso, è stata un piccolo gioiello: come già scritto in precedenza, attacco e difesa si sono equivalsi creando fin da subito una sintonia tra giovani e veterani che raramente si è vista nel football italiano.

La partita di sabato sera al Velodromo Maspes-Vigorelli di Milano è stata la riprova di quanto scritto fino a questo momento: per chi capisse poco di questo sport, il risultato di 21-35 può essere tradotto, in termini calcistici, come un 3-5. Due soli touchdown di differenza.

Foto di Stefano Scaccia

La partenza, inizialmente, è stata difficile: si è partiti in attacco, un po’ di straniamento iniziale, poi due corse di Ventura riportano la situazione in un clima più rilassato. Dopo un punt di allontanamento da parte dei Lions, gli Skorpions Varese di Coach Holt tornano in attacco ma.. per poco. Brega intercetta un lancio e siamo nuovamente in attacco. Subito dopo, a un “sack” (placcaggio, palla in mano, dietro la linea di scrimmage) subito da Rossi in situazione molto scomoda, arrivano due ricezioni di Podavitte e Zani che portano il pallone in una situazione favorevole ai Leoni. Quindi, la ricezione di Gregorio che parte di potenza correndo per 25 yard portando la palla in touchdown, segnatura poi completata da Veber: 7-0 Lions.

La riscossa della compagine varesina non si fa attendere: dopo un intercetto ai danni di Rossi sulla linea delle proprie 34 yard, gli Skorpions iniziano una lenta ma inesorabile cavalcata che, a pochi secondi dall’inizio del secondo quarto, li porta a pareggiare: 7-7.

Foto di Stefano Scaccia

A questo punto, i Lions fanno capire che non ci stanno: al successivo kick off a opera dei varesini, Zani riporta il pallone sulle 30 yard leonine. Quindi, l’azione successiva su passaggio di Rossi, sarà sempre Zani a involarsi in una corsa incredibile di 70 yard portando la palla in meta, segnatura poi completata da un calcio in mezzo ai pali. 14-7 Lions.

Qualche azione più tardi, gli Skorpions si riportano nuovamente in parità recuperando un fumble di Ventura, incrementando ulteriormente prima dell’half-time, con un altro touchdown su corsa di ben 45 yard. Le squadre, quindi, si recano negli spogliatoi con il risultato di 14-21.

Negli ultimi due quarti della partita, gli spettatori hanno potuto constatare la potenza della difesa gestita da Coach Sergio Coretti: per ben due volte, infatti, gli Skorpions si sono ritrovati in red zone (la “zona pericolosa” che precede la linea di meta) arrivando a segnare con estrema difficoltà grazie all’insistenza del pacchetto difensivo leonino che ha difeso con fauci e artigli la propria casa, addirittura arrivando a impedire che una trasformazione varesina venisse realizzata costringendo questi ultimi a una conversione da due punti dopo il loro ultimo e decisivo touchdown. Risultato fino a questo momento, quindi, 14-35.

Foto di Nando Wing

Nel 1991, il cantante Lenny Kravitz scrisse un brano che potrebbe riassumere quanto accaduto negli ultimi minuti di gioco: It ain’t over ‘til it’s over. Non è finita finché non è finita.

Un passaggio di Rossi in direzione di Zani permette a quest’ultimo una breve ma intensa corsa di 20 yard, destinazione la goal line degli Skorpions, portando gli orobici sul risultato finale di 21-35.

Il progetto di rinascita della società orobica di football americano, parte da qui: un ottimo risultato, secondo coaching staff e dirigenza. Non solo: anche da parte dei giocatori si è vista tanta soddisfazione. Poche le lacrime e tanta la gioia nel ritirare la medaglia d’argento, consci del fatto che il percorso è appena agli inizi: la palla, adesso, passa nuovamente ai più giovani non prima, però, di aver fatto rientrare in campo Rossi e alcuni giocatori protagonisti di questa bellissima finale per il campionato di Flag Football Senior che avrà inizio a breve.

Foto di Irena Leite

Alla società, a questo punto, non resta che ringraziare tutti gli spettatori (a casa e sugli spalti), i giocatori, lo staff e gli allenatori che hanno contribuito a rendere questo Campionato di Seconda Divisione 2022 qualcosa di davvero indimenticabile.

Sempre e comunque: GO LIONS!

 

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Articolo a cura di: Mattia Chiarella